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UMOA: Rischio di austerità malgrado crescita del PIL del 6%


Il mercato regionale del debito pubblico ha registrato un forte calo nel secondo trimestre quest'anno, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla BCEAO, la banca centrale dell’Unione Monetaria Ouest Africana. Detta situazione ha causato il rialzo dei tassi d’interesse passando a 5,73% a Giugno 2017, contro 4,72% nello stesso periodo l’anno scorso, malgrado un inflazione mantenuta sotto il 2%. La tendenza si riflette dalle sollecitazioni dei vari stati dell’unione sul mercato regionale, ridotte a 1731,1 miliardi di FCFA ( circa 2,7 miliardi di euro) contro 1970,1 miliardi di FCFA ( circa 3 miliardi di euro) nel 2016. Ciò è essenzialmente dovuto dal fatto che i debitori più importanti dell’unione che sono la Costa d’Avorio e il Senegal prediligono i mercati internazionali di capitali, ampliando maggiormente le loro posizioni all’estero. Tale decisione della banca centrale di rialzare i tassi d’interesse avviene per rafforzare la stabilità della valuta, causando ulteriore razionalizzazione dei crediti per le banche locali. Per cui, le prospettive di mercato sulla base dei diversi programmi governativi stabiliscono per l’anno 2017 le emissioni lorde di titoli a 3664,2 miliardi di FCFA ( 5,6 miliardi di euro) contro 4412,1 miliardi di FCFA ( 6,7 miliardi di euro) l’anno scorso, per un valore complessivo sul mercato regionale di 10 143 miliardi di FCFA ( 15,5 miliardi di euro).


Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il debito pubblico degli stati dell’Africa subsahariana hanno già oltrepassato il 50% del PIL, causando consistenti rischi budgetari e pressioni sul sistema finanziario già abbastanza indebolito nell’unione. Perciò, l'istituto esorta la classe dirigente ad accelerare i processi di diversificazione e rafforzamento della forza produttiva, adoperando investimenti e un quadro regolamentare propizio al settore privato. Dispositivi a mio avviso di maggiore interesse per le banche locali, di fronte alla crescente difficoltà a piazzare i loro capitali in eccesso nei titoli di stato. Modernizzare e sviluppare il sistema bancario, assumendo maggiori rischi ed intervenendo sul settore privato con delle strategie migliori consentirà una stabilità nel processo di crescita, malgrado delle condizioni di austerità e deficit budgetario. Se a lungo termine tali provvedimenti non verranno attuati, si rischia di riscontrare l’effetto contrario entrando in una fase di recessione di cui difficilmente si potrà uscire.


Un vero peccato, per un'economia in pieno esordio e con potenzialità di crescita non del tutto indifferente. Le imprese locali dovranno quindi massimizzare gli sforzi e ricorrere maggiormente ad investimenti diretti esteri in settori strategici ancora del tutto inesplorati, più di quanto ne dovrebbero in un contesto attuale di economicità ottimale.




 
 
 

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