TITOLI UMOA: VALUTAZIONE RISCHIO E RENDIMENTO
- Gisèle Aké
- 19 apr 2019
- Tempo di lettura: 3 min

Il mercato delle obbligazioni o titoli di stato, detti UMOA TITRES, comporta l’omologazione delle emissioni degli 8 stati membri dell’area UMOA, ovvero zona FCFA Africa occidentale, che sono Niger, Mali, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Togo, Benin, Senegal e Guinea Bissau. Sotto la supervisione della BCEAO, le emissioni sono effettuate dal Tesoro dei vari stati membri, sulla base delle esigenze e strategie che siano di tesoreria, finanziamento di progetti, o di compenso del deficit. Per cui possono essere a breve, medio lunga scadenza, a tasso fisso o variabile secondo le tipologie suddivise in BAT, OAT, e OS.
In realtà siamo ben lontani dall’effervescenza dei mercati azionari mondiali di riferimento, dove si scambiano vari ed ingenti volumi, con opzioni ad alto rendimento, e previsioni dell’andamento dei prezzi sulla base d’indicatori plurimi e certi come tasso di disoccupazione, statistiche consumi, potere d’acquisto, attività produttive, ecc. In effetti, i prezzi indifferentemente dallo stato emittente, non essendoci un indicatore come lo spread BTP - Bund, presentano gli stessi valori e tassi d’interesse. Esenti dall’obbligo di notazione da parte di agenzie di rating, gli stati emettono quantitativi con valore nominale minimo unitario di 10 000 FCFA (15 euro circa) o di 1 000 000 FCFA (1500 euro), con variazioni dei tassi secondo le modalità di sottoscrizione, per ora prefissati tra 5% e 7% su base annua. Gli indicatori di riferimento sono quelli pubblicati dalla BCEAO, relativi ad inflazione, crescita del PIL, e deficit budgetario.
A questo proposito, è previsto in agenda l’adozione di riforme e provvedimenti al fine di rendere più attrattivo il mercato di scambio dei titoli UMOA, soprattutto per gli stati membri alla costante ricerca di finanziamenti per i vari programmi di sviluppo. Per l’anno 2019, il Togo intende aumentare le sue emissioni sollecitando maggiormente il mercato locale. Si tratta ora di definire degli indicatori più precisi comprendendo vari aspetti delle performance economiche, suscettibili d’invertire le tendenze, non più in modalità omogenea per tutta l’area monetaria, ma piuttosto distinta tra i vari stati membri.
A parer mio, acquistare questi titoli costituisce un investimento più sicuro e redditizio del libretto di risparmio con tasso d’interesse su base annua di 3%. Contro 7% di rendimento la scelta è subito fatta. I rischi sono assai contenuti, essendo questi stati costretti ad osservare regole più ferree del Fiscal Compact, hanno quindi un debito inferiore al 70% del PIL ed una crescita media del PIL di 7% da ormai un quinquennio. Con la parità fissa con l’euro del FCFA, e una minore esposizione dei debiti sui mercati internazionali, i rischi di insolvenza sono minimi quasi inesistenti. Siamo quindi anni luce dagli scenari di rischio riscontrati in Argentina, Grecia ed Islanda.
Perciò per un’impresa avendo delle previsioni d’investimento su 5 o 10 anni, l’immobilizzazione finanziaria in titoli UMOA costituisce un eccellente strumento per ottimizzare le risorse. Lo stesso discorso vale per i particolari in cerca di piani risparmio meno rischiosi. Per maggiori chiarimenti, potete consultare il consigliere bancario di fiducia o cliccare sul link seguente https://www.umoatitres.org/fr/
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