OSSERVAZIONI SULLA FILIERA AVICOLA NELL'AREA UEMOA/CEDEAO
- Gisèle Aké
- 13 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min

I volatili congelati europei e asiatici stanno da qualche tempo invadendo il mercato dell’Africa occidentale. Fenomeno che minaccia non solo la produzione locale, ma un intero ecosistema economico legato all'avicoltura. A bassissimo prezzo, circa 1.000 - 1.500 FCFA/ kg (tra 1,50 e 2,50 euro/Kg), questi prodotti importati hanno inoltre la particolarità di essere venduti a pezzi, contrariamente ai polli locali, venduti interi o addirittura viventi, che hanno una forza vendita meno flessibile di fronte alle preferenze e al potere d'acquisto dei consumatori. Oltre la questione del prezzo ed altri vantaggi, è un intero sistema che viene messo in discussione, persino abbandonato a se stesso. Che le associazioni di avicoltori locali facciano pressione sulle autorità competenti affinché sia adottato una forma di protezionismo di mercato non sorprende. Tuttavia, tale provvedimento si rivela alla lunga controproducente, per il semplice motivo che le aspettative di una intera popolazione con potere d'acquisto sempre più debole, non sono minimamente prese in considerazione. La crescita economica dell’area monetaria giova in minima parte all'economia interna, peggiorando siffatto le disuguaglianze sociali. Tra nutrire la popolazione e generare profitti, si dovrà pur sempre fare compromessi e portare al tavolo delle discussioni un valore aggiunto oltre al militantissimo ostinato per i prodotti locali biologici, sani à KM 0, e la salvaguardia degli impieghi.
Indipendentemente dalla coscienza del consumatore, che sia legato in modo incondizionato o meno alle buone pratiche tradizionali di allevamento o acquisizione del prodotto, di fronte ai bisogni nutrizionali quotidiani, i fattori prezzo e accessibilità saranno sempre determinanti. In ogni modo, sono gli stessi volatili OGM offerti da ogni parte, piuttosto che quelli provenienti da metodi di allevamento ancestrali, i quali, fino ad una decina di anni fa, erano ancora accessibili a basso prezzo. In effetti, è quasi impossibile acquisire il famoso pollo Africano detto “bicyclette”, ormai in via di estinzione e diventato un alimento di lusso.
Cosa rimane alla filiera avicola locale, se non adattarsi alle nuove realtà ed essere più competitiva? Non sono da trascurare certi vantaggi, come la disponibilità di una mano d’opera e spazi a basso costo, risorse illimitate, agevolazioni fiscali, e soprattutto l’accesso diretto all'acquirente finale. Nelle strategie da mettere in atto, sono presi in considerazione vari aspetti socio-economici?
Il principio di base di ogni attività agricola è nutrire la popolazione. Al di là delle distorsioni e delle aspirazioni imposti dai tempi moderni, tendenzialmente inclini a massimizzare i profitti, una cosa è certa, la produzione attuale di volatili nello spazio UEMOA / CEDEAO non copre la domanda. Ecco perché chiunque voglia investire nella filiera avicola, che pur rimane un settore molto promettente, dovrà tenere conto delle componenti rilevati, ed affrontare questa grande sfida: ridefinire e influenzare le tendenze.
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