RASSEGNA STAMPA LUGLIO 2019
- Gisèle Aké
- 10 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Raccolta/approfondimenti di una serie di notizie dalla stampa locale, in particolare, sullo stato di avanzamento dei negoziati e degli accordi per la moneta comune ECO ed altre iniziative promosse nell'area ECOWAS.
A proposito dell'imminente adozione dell'ECO, tema approfondito dalle più importanti testate mediatiche locali, perplessità e dubbi sono principalmente emersi sulla base degli squilibri in materia di sviluppo e gestione di politica monetaria dei vari Stati membri. Cio' potrebbe inoltre mettere a rischio una messa in circolanzione della valuta nel 2020. Sono infatti i criteri di convergenza ad ostacolare allo stato attuale il progetto come, d'altronde l'avranno notato alcuni esperti da Liberia, Ghana e Nigeria, l'inflazione e l'assenza di misure adeguate per l'effettiva attuazione degli accordi per il libero scambio regionale. L'adozione dell'ECO quindi in un tale contesto avrebbe, secondo gli analisti, delle conseguenze disastrose per delle economie marginali e fortemente dipendenti dai sussidi esteri. Perciò, sempre secondo gli esperti, le politiche comunitarie per incentivare il commercio interregionale e lo sviluppo delle attività produttive sono da considerate prioritarie in confronto a quelle relative ad una moneta comune.
Infatti, quale sarebbe il valore aggiunto di una moneta comune in un contesto in cui il mercato regionale risulta notevolmente limitato, a solo il 16% dei volumi di scambio contro un'enorme percentuale d'incidenza di quelli con Europa e Asia. L'analisi delle bilancie commerciali dimostra che l'Europa rimane il principale partner commerciale non solo degli Stati membri dell'area WAEMU, ma anche della Nigeria che pesa da sola il 40% dell'economia dell'area ECOWAS. A patire un tale paradosso, sono inoltre i mercati finanziari regionali come la BRVM, ed in particolare il Ghana Commodity Exchange, che ancora stenta a decollare, nonostante le opportunità commerciali offerte ai produttori locali al livello regionale. Finora, le materie prime scambiate sul GCX sono la soia e il mais in operazione spot, senza opzioni futures o transazioni per via telematica. Se i volumi di transazioni risultano poco competitivi, le cause derivano certamente da un settore industriale locale incapace di assorbire ingenti quantitativi di materie prime. Cio dimostra quanto, promuovere delle iniziative senza considerare le proprietà intrinseche ai vari settori economici, riduce evidentemente ogni efficienza o impatto al livello socio-economico.
Altri annunci di maggiore interesse sono in particolare quelli relativi alle esportazioni del Senegal, in crescita del 21,2% a maggio 2019, grazie ad arachidi (+ 12,2 miliards FCFA) pesca (9,8 miliardi di FCFA) e brodi (+1,2 miliardi di FCFA). Inoltre, in conformità alle riforme promosse dagli Stati membri dell'area WAEMU, le dichiarazioni fiscali saranno ora trasmesse per via telematica nel Benin. Il Governo ha infatti questo 26 giugno proceduto al lancio della piattaforma per la trasmissione telematica dei bilanci d'esercizio alla DGI, in modo tale da semplificare le procedure amministrative e fiscali. Mentre, in Costa d'Avorio, dove tra l'altro esiste anche questa piattaforma, il CEPICI ha preannunciato un'operazione di censimento delle attività produttive, invitando i titolari di aziende costituite prima del 4 ottobre 2018 ad ottenere un numero d'identificazione unico, nell'ambito dell'attuazione del Programma Doing Business promosso dalla Banca Mondiale.
Infine, si è tenuto a Cotonou il 21 ° incontro della Corte dei conti WAEMU sull'evoluzione delle attività e dei programmi, compresa la armonizzazione delle procedure di controllo delle finanze pubbliche in tutta l'area. Il bilancio
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