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GHANA COMMODITY EXCHANGE: PROSPETTIVA AL LIVELLO REGIONALE


Come territorio incontornabile al livello mondiale per l'approvvigionamento delle materie prime, era impensabile che l'Africa occidentale non potesse .dotarsi finora di un mercato regionale delle materie prime, specialmente per i piccoli produttori e le industrie locali.


Alla fine ci è riuscito il Ghana con il Ghana Commodity Exchange o GCX. Lanciato nel Novembre 2018, in meno di un anno l'iniziativa sembra promettente, avendo già migliaia di adesioni tra associazioni di piccoli produttori, brokers ed industriali. Attraverso un processo semplificato di vendita ed acquisizione in modalità spot di mais e soia, il GCX mette alla disposizione dei venditori, dei magazzini sparsi su tutto il territorio nazionale oltre una piattaforma che li collega direttamente agli acquirenti, maggiormente costituiti da industriali e grossisti. Gli inizi sono soddisfacenti per ora, secondo i responsabili dell'organo. I pagamenti avvengono in meno di 24 ore, il controllo della qualità rispetta gli standard regionali e internazionali, e si prevede l'introduzione di altre materie prime come il sorgo e l'anacardio. Inoltre, sono in atto partnership ed impegni con importanti istituti finanziari come ECOBANK, BARCLAY BANK e STANDARD CHARTERED BANK per la predisposizione di supporti finanziari ai vari attori delle filiere. Un progetto quindi che sta lentamente prendendo forma, che speriamo possa avere successo al livello regionale.



E' fondamentale e vitale per il futuro del continente posizionarsi economicamente al livello mondiale con uno spirito competitivo, soprattutto se si vuole conquistare benessere ed una certa autonomia. Ed iniziative di questo genere vanno accolte con immenso fervore, non sulla base di un fanatismo panafricano, ma per il semplice motivo che rispondono in modo pragmatico ed efficace alle problematiche riscontrate nel settore agricolo al livello regionale. Più opportunità commerciali in alternativa al mercato internazionale, consentirebbe ai piccoli produttori di controllare meglio i vari processi di valorizzazione, aumentando siffatto competenze e rendimento.




Tuttavia, sorgono alcuni dubbi sull'efficacia a lungo termine del GCX, in particolare per quanto riguarda le quotazioni, ben poco attrattive per i produttori della zona FCFA, i quali richiedono ad esempio 200 000 FCFA la tonnellata di mais contro 150 000 FCFA sul GCX. Specie se produttori ed acquirenti dovranno farsi carico dei costi di trasporto verso i vari magazzini di stoccaggio, è chiaro che le soluzioni pre-esistenti appaiono molto più convenienti da quelle offerte dalla piattaforma.




Pertanto, il GCX dovrebbe riconsiderare strategie e approcci dotandoli di una dimensione regionale, oltre i confini del Ghana, sapendo inoltre che le industrie locali incontrano enormi problemi di approvvigionamento delle materie prime, con fabbriche operando solo al 30% o al 40% delle loro capacità. Di conseguenza, un miglior collegamento tra la domanda e l'offerta è la migliore iniziativa che possa essere intrapresa, anche se ciò significa dover ampliare la sua portata, indipendentemente dalle partnership istituzionali o statali. Lo spirito di competitività deve prevalere poiché su tal concetto sono basate competenze manageriali, crescita, miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione, cio' che allo stato attuale manca terribilmente al settore agricolo ovest africano



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