BAROMETRO ECONOMICO 2019 CPCCAF: QUADRO ECONOMICO STABILE IN AFRICA OCCIDENTALE
- Gisèle Ake
- 16 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Il Barometro Economico 2019 della Conférence Permanente des Chambres Consulaires d’Afrique et Francophonie, la CPCCAF - una specie di Unione delle Camere multilaterale tra paesi francofoni - raccoglie tutti i risultati dell'indagine svolta presso circa 10.000 aziende dell'Africa francofona. Per chiunque non sappia, come me d’altronde finora, cosa sia la CPCCAF, l’istituzione fu creata nel 1973 per iniziativa di tre presidenti, Pompidou per la Francia, Senghor per il Senegal e Houphouet-Boigny per la Costa d'Avorio. Questa Unione delle Camere nasce quindi da un consenso per lo sviluppo del settore privato e degli scambi commerciali tra stati membri, che sono accanto a quelli dell'Africa francofona, alcuni come Canada, Lussemburgo e Belgio. Coloro che desiderano sapere di più sull'istituto sono pregati di visitare il sito ufficiale.
Concernante circa il Barometro Economico 2019, il documento pare uno strumento eccellente per comprendere le caratteristiche del settore privato, le strategie e previsioni a lungo termine in un contesto di mercato sia interno che esterno specifico all'Africa francofona. Le 10.000 aziende circa interessate operano in 23 stati africani di lingua francese, di cui l'83% ha partecipato al sondaggio, per la maggior parte delle PMI con meno di 10 dipendenti (75% delle aziende intervistate). Si tratta quindi di uno strumento di analisi piuttosto perspicace sull'evoluzione del quadro degli affari in base alle aree di riferimento che sono Nord Africa, Africa Centrale, Occidentale e Oceanica. Tuttavia, i dati che ci interessano maggiormente sono quelli relativi all'Africa occidentale, l'area che, tra l’altro, presenta un quadro economico abbastanza stabile e stimolante.
In effetti, secondo i risultati del sondaggio, in un contesto economico nel complesso pessimista, l'Africa occidentale si distingue con dei risultati positivi e stabili in termine di investimenti e fatturati. La maggior parte delle aziende intervistate pari al 61%, ha un'anzianità di oltre 5 anni rispetto all'8% con meno di 1 anno di esistenza. Per quanto riguarda i risultati per l'esercizio 2018, il 10% delle aziende ha dichiarato nulla, mentre il 36% afferma avere un fatturato inferiore a 7 500 €, il 33% tra 7 500 € e 75 000 €, 14% tra 75 000 e 300 000 € circa, infine il 6% oltre 300 000 €. Confrontando quindi il fatturato nel 2018 con quelli negli anni precedenti, il 18% delle aziende lo stima in aumento, mentre il 49% lo considera stabile e il 33% in ribasso. Solo 17% delle imprese afferma realizzare il proprio fatturato con le esportazioni, ciò indica quindi un’incidenza considerevole del mercato interno sulle performance aziendali in Africa occidentale, come lo dimostrano d‘altronde i dati riferenti al comparto export delle aziende intervistate, stimate a più di 60% verso l’Africa francofona contro il 30% verso l’Europa, il resto suddiviso tra Africa non francofona ed altre destinazioni. Per quanto riguarda gli investimenti, rimangono stabili nel complesso per il 58% delle aziende, rispetto al 20% che li giudica in aumento e il 22% in ribasso.
La relazione comprende altri risultati interessanti relativi al numero di dipendenti e corrisposti circuiti formativi, alla situazione finanziaria ed accesso ai finanziamenti, ecc. Ad esempio, per quanto riguarda l'internazionalizzazione delle aziende ovest africane, solo il 10% conferma l’estero come centro nevralgico dell'attività produttiva, mentre una larga maggioranza dichiara di non avere oppure pochi contatti esteri. Il rapporto completo è disponibile sul sito Web ufficiale dell'organizzazione per chi desidera avere informazioni più dettagliate.
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