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ESPORTAZIONI ZONA WAEMU: NEL 2018 ULTERIORE DETERIORAMENTO DELLA BILANCIA COMMERCIALE



L’ultimo rapporto della Banca Centrale sulle esportazioni dell’Unione Monetaria nel 2018 stabiliscono un saldo commerciale negativo, in linea con gli andamenti degli anni precedenti, con addirittura calo del tasso di copertura delle esportazioni sulle importazioni di 76,7% nel 2018 contro 83,3% nel 2017.


In effetti, i dati confermano l’ennesimo aumento del deficit commerciale stabilito nel 2018 al 2,8% del PIL contro 0,2% nel 2017, conseguente alle ripercussioni del calo delle esportazioni di cacao oltre all’aumento delle importazioni di prodotti energetici, equipaggiamenti e beni intermediari. Tale andamento accerta una forte dipendenza dell'economia ai manufatti e prodotti alimentari di prima necessità come riso e cereali, e tipologie di beni e servizi destinate all’export prevalentemente correlate alle materie prime.


Le esportazioni di beni nel 2018 si sono stabilite a 17 594,7 Miliardi FCFA in tutta l’area, in aumento dell’1,3% in confronto all’anno precedente, grazie particolarmente a oro (+9,6%), cotone (+9,4%), anacardio (+4,5%), e prodotti petroliferi (+15,6%), mentre causa deprezzamento delle quotazioni risultano in calo cacao (-12,8%) e caucciù (-14,4%). I prodotti minerari costituiscono 34% delle esportazioni, in aumento grazie all’oro di 3,1 punti percentuali in confronto al 2017, laddove i prodotti agricoli risultano in piena tendenza regressiva di 1,9 punti percentuali, stabilendosi a 36,2% dei volumi nel 2018. Nel comparto servizi, le esportazioni hanno contribuito al 3,9% del PIL contro il 3,8% nel 2017, con percentuale d'incidenza sugli scambi esteri di 14,9% nel 2018 contro 15,3% nel 2017. L’analisi del quadro generale rivela notevoli miglioramenti in alcuni segmenti come i servizi alle imprese (+14,7%), di comunicazione (+6,1%), viaggi (+2%), e trasporto (+1,3%).


Per quanto riguarda le importazioni, l'ammontare si è attestato nel 2018 a 16 817 Miliardi FCFA, in crescita del 13% in confronto all’anno precedente. Gli acquisti risultano principalmente di beni al consumo (26,4%), macchinari (23,5%), prodotti energetici (22,8%) e beni intermediari tra cui materiali di costruzione e prodotti chimici (19%). Nello specifico, si ritiene tale andamento imputabile alla crescita degli acquisti, cioè +34,6% per i prodotti energetici, +15,4% per i beni intermediari, +9,3% per i macchinari, e +2,8% per i beni di consumo.


Nella classifica dei principali partners commerciali, l’Europa occupa il primo posto, sia per le esportazioni (43,7%) che le importazioni (41,1%), seguita dall’Africa (export a 24,4% ed import a 15%), l’Asia (export a 23%, secondo posto in classifica con import a 35,7%) ed infine l’America (export 7,1% ed import 6,9%). I paesi africani costituiscono l’unico partner con il quale l’Unione Monetaria vanta un’eccedenza commerciale di 859,5 Miliardi FCFA, tuttavia in calo di 975,5 Miliardi FCFA in confronto al 2017. L’insieme dei paesi membri dell’Unione hanno contribuito al peggioramento del deficit commerciale all’eccezione della Costa d’Avorio e della Guinea Bissau, paesi con eccedenza commerciale, le cui performance hanno notevolmente attenuato tale deficit rispettivamente di 2,2 punti percentuali e 0,1 punto percentuale.



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